Orpheus und Eurydike – großer Erfolg mit der Oper im Stadttheater von Meran!

„ORFEO & EURIDICE“ von C.W Gluck am 20. und 21. April 2024


Am 20. und 21. April 2024 inszenierte Richard J. Sigmund, der Leiter der "Merano Academy - Operastudio", traditionell schlicht Christoph Willibald Glucks "Orpheus und Eurydike" im Stadttheater von Meran. Während die Ouvertüre erklingt, erhebt sich langsam der wunderschöne Blumenvorhang des Puccini-Theaters in Meran. Der Phantasie des Publikums wird sofort Raum gegeben, begleitet von einer herrlich gespielten Musik. Vor dem zauberhaften Hintergrund griechischer Ruinen entfaltet sich eine stille Szene am Grab von Eurydike. Langsam füllt sich der Raum mit den Klagen trauernder Menschen.

Der Zuschauer wird mit einem Gesamtkunstwerk konfrontiert, das durch seine einfache Interpretation und beeindruckende Schönheit besticht. Die Oper "Orpheus und Eurydike", dirigiert in der Wiener Fassung von Sigmund, läuft ohne Unterbrechung, jedoch mit einem Erzähler, was der gesamten Aufführung eine besondere Intensität verleiht. Was das Bühnenbild und die Kostüme betrifft, hielt sich Sigmund an einen grundlegenden Schwarz-Weiß-Ton und reduzierte alles auf ein Minimum. Sigmund scheint seine Aufmerksamkeit vor allem der psychologischen Beschreibung der Figuren und des Chors gewidmet zu haben, sowie noch mehr der Interpretation durch das Orchester. Ein wahrer Gewinn für die Oper. Ein Dank der Bühnenbaugruppe und den Damen der Schneiderei. Alles wurde von den Chorsängern selbst gemacht!

Großes Kompliment an die Studierenden der „Merano Academy Spring Stage 2024“. Der Sänger Orpheus, dargestellt von John Sweeney mit einem kultivierten Bariton und einem wunderschönen Timbre, beklagt den Verlust seiner Frau. Loes Cools und Jerika Steklasa spielten eine einfühlsame Eurydike, sangen wunderschön und hatten eine starke Bühnenpräsenz. Lena Stöckelle und Tirza Gloger gaben einen sehr menschlichen Amore, der ohne Attitüde agierte, mit einem leuchtenden und gut geführten Sopran. Die Entscheidung, den Sänger Orpheus auf seiner Trauerreise von Heldinnen begleiten zu lassen, verlieh dem Drama der Geschichte mehr Lebendigkeit und Spannung. Die Arien wurden von Hannah Berger, Tirza Gloger, Valentina Šilje und Lana Živčić wunderschön interpretiert.

John Sweeney in der Rolle des Orpheus war zweifellos ein Glücksfall. Er sang nicht nur mit einem wohlklingenden und gut disponierten Bariton, sondern seine Darstellung des verzweifelten Orpheus war authentisch und beeindruckend. Einige der Sänger empfehlen sich nun bereits für die große Bühne. Die Übergänge zwischen den einzelnen Szenen durch den Erzähler Ernst Müller waren eine gelungene Idee und ein Genuss. Das Publikum war begeistert, die Presse sprach von „Triumph der Oper im Puccini Theater von Meran“.

Prof. Sigmund ist mit seinem Team eine große Leistung gelungen. Er ist zweifelsohne ein Meister seines Fachs. Mit Diskretion lenkt er das Ohr zu wunderschönen Stimmen, das Auge zu inspirierenden Bildern und Glucks Musik. Was er am Premierenabend den Sängern und Orchestermusikern an klarer Ausstrahlung abringt, bis hin zu Wut und Verbissenheit im "Tanz der Furien", ist bewundernswert. Mit dieser Interpretation gelang es Sigmund, Glucks oft unterschätzte Musik zu bewusst aus barocker Manier herauszuschälen, sich vom Klassizismus zu entfernen und sich dem vorromantischen Drama anzunähern, und somit zeitgemäß die Oper zurück ins Stadttheater von Meran zu bringen. 


Wir sagen ganz einfach: Danke.


Orfeo ed Euridice - grande successo con l'opera al Teatro Puccini di Merano!

"Orfeo ed Euridice" di C.W. Gluck il 20 e 21 aprile 2024


Il 20 e 21 aprile 2024, Richard J. Sigmund, direttore dell' "Accademia Merano - Opera Studio", ha tradizionalmente messo in scena l'opera "Orfeo ed Euridice" di Christoph Willibald Gluck al Teatro Puccini di Merano. Mentre l'ouverture risuona, il bellissimo sipario floreale del Teatro Puccini di Merano si alza lentamente. La fantasia del pubblico viene immediatamente sollecitata, accompagnata da una musica splendidamente eseguita. Davanti allo sfondo incantevole delle rovine greche, si svolge una scena silenziosa presso la tomba di Euridice. Lentamente, lo spazio si riempie con le lamentazioni dei dolenti.

Lo spettatore si trova di fronte a un'opera d'arte totale che colpisce per la sua interpretazione semplice e la sua bellezza impressionante. L'opera "Orfeo ed Euridice", diretta nella versione viennese da Sigmund, procede senza interruzioni, ma con un narratore, il che conferisce all'intera esecuzione una particolare intensità. Per quanto riguarda la scenografia e i costumi, Sigmund ha aderito a una palette di colori fondamentalmente in bianco e nero, riducendo tutto al minimo. Sigmund sembra aver dedicato la sua attenzione soprattutto alla descrizione psicologica dei personaggi e del coro, nonché all'interpretazione dell'orchestra. Un vero gioiello per l'opera. Un ringraziamento al gruppo scenografico e alle signore della sartoria. Tutto è stato realizzato dagli stessi cantanti del coro!

Grande complimento agli studenti della "Merano Academy Spring Stage 2024". Il cantante Orfeo, interpretato da John Sweeney con un baritono coltivato e un timbro meraviglioso, lamenta la perdita della moglie. Loes Cools e Jerika Steklasa hanno interpretato con sensibilità Euridice, cantando splendidamente e avendo una forte presenza scenica. Lena Stöckelle e Tirza Gloger hanno dato vita a un Amore molto umano, che agiva senza atteggiamento, con un soprano luminoso e ben condotto. La decisione di far accompagnare il cantante Orfeo nel suo viaggio di dolore da eroine ha conferito più vivacità e suspense al dramma della storia. Le arie sono state splendidamente interpretate da Hannah Berger, Tirza Gloger, Valentina Šilje e Lana Živčić.

John Sweeney nel ruolo di Orfeo è stato indubbiamente un colpo di fortuna. Non solo ha cantato con un baritono melodioso e ben disposto, ma la sua interpretazione dello sconsolato Orfeo era autentica e impressionante. Alcuni dei cantanti si stanno già facendo notare per il grande palcoscenico. Le transizioni tra le singole scene attraverso il narratore Ernst Müller sono state un'idea riuscita e un piacere. Il pubblico era entusiasta, la stampa parlava di "trionfo dell'opera al Teatro Puccini di Merano".

Il Prof. Sigmund e il suo team hanno compiuto una grande impresa. Senza dubbio è un maestro nel suo campo. Con discrezione guida l'orecchio verso voci meravigliose, l'occhio verso immagini ispiratrici e la musica di Gluck. Quello che riesce a strappare ai cantanti e ai musicisti dell'orchestra in termini di chiarezza di espressione nella serata di apertura, fino alla rabbia e all'ostinazione nella "Danza delle Furie", è ammirevole. Con questa interpretazione, Sigmund è riuscito a far emergere consapevolmente la musica spesso sottovalutata di Gluck dall'aura barocca, allontanandosi dal classicismo e avvicinandosi al dramma pre-romantico, portando così l'opera in modo attuale al Teatro Comunale di Merano.

Diciamo semplicemente: Grazie.

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